MURGA LOS ESPANTAPAJAROS
Nasce nel 2011, quando un gruppo di amici decide di invocare Dio Momo e scatenare il carnevale nelle strade di una città cupa. La Murga è una sorta di teatro di strada che fonde danza, recitazione e musica; ha le sue origini a Buenos Aires e negli ultimi anni ha trovato diffusione soprattutto al centro Italia fino ad arrivare fino a Battipaglia. I murgueri non erano suonatori professionisti, anzi, forse non sapevano suonare per niente. Loro non avevano mai studiato recitazione, erano solo degli schiavi a cui veniva concesso solo un giorno di libertà, il giorno di Carnevale. In questo giorno si vestivano con i frac dei loro padroni, e li indossavano al contrario. Li deridevano, li sfidavano, la loro rivoluzione la facevano con l'allegria.
La Murga Los Espantapajaros nasce come una piccola fiammella di un fuoco che non può spegnersi. Anche se in una forma diversa, siamo anche noi schiavi: delle nostre costrizioni mentali. Quell'esplosione di colori che sono "Gli Spaventapasseri" vuole ricordarlo con ogni passo di danza e con ogni colpo di bombo, con ogni fischio, con ogni "Chakachaka" dei piattini.
Il nostro nome "Los Espantapajaros" si ispira alla storia di Martin Senzasperanza, lo spaventapasseri che aveva un certificato di "scemo legale" per non andare in guerra, tratto dall'opera di Francesco Silvestri. Nella solitudine dei suoi campi derideva i soldati che volevano imporgli la loro autorità e lo faceva con dei canti e con delle sonore risate. Martin Senzasperanza continua a deridere tutti coloro che fanno la guerra, la sua è una guerra allegra. E' la guerra del bombo, quella del surdo e quella del rullante; è la guerra di chi balla e si libera dalle catene del silenzio e dell'indifferenza.
La alegrìa es un sentimento rivolucionario: la nostra rivoluzione non potrà essere fermata da nessuno, perchè nessuno può impedirci di essere allegri.
La Murga Los Espantapajaros nasce come una piccola fiammella di un fuoco che non può spegnersi. Anche se in una forma diversa, siamo anche noi schiavi: delle nostre costrizioni mentali. Quell'esplosione di colori che sono "Gli Spaventapasseri" vuole ricordarlo con ogni passo di danza e con ogni colpo di bombo, con ogni fischio, con ogni "Chakachaka" dei piattini.
Il nostro nome "Los Espantapajaros" si ispira alla storia di Martin Senzasperanza, lo spaventapasseri che aveva un certificato di "scemo legale" per non andare in guerra, tratto dall'opera di Francesco Silvestri. Nella solitudine dei suoi campi derideva i soldati che volevano imporgli la loro autorità e lo faceva con dei canti e con delle sonore risate. Martin Senzasperanza continua a deridere tutti coloro che fanno la guerra, la sua è una guerra allegra. E' la guerra del bombo, quella del surdo e quella del rullante; è la guerra di chi balla e si libera dalle catene del silenzio e dell'indifferenza.
La alegrìa es un sentimento rivolucionario: la nostra rivoluzione non potrà essere fermata da nessuno, perchè nessuno può impedirci di essere allegri.
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